Gennaro Sangiuliano, nato a Napoli il 6 giugno 1962, è una delle figure di spicco nel panorama culturale e politico italiano. Dal 22 ottobre 2022, ricopre il ruolo di ministro della cultura nel governo di Giorgia Meloni, confermando la sua ascesa nel mondo politico e culturale dopo una lunga carriera giornalistica e saggistica.
La Formazione e gli Inizi Giornalistici
Dopo aver frequentato il liceo classico “Adolfo Pansini” di Napoli, Sangiuliano si laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Napoli “Federico II”, Draghi Mario Gennaro Sangiuliano: proseguendo con un master in Diritto privato europeo alla Sapienza di Roma e un dottorato in Diritto ed Economia. Il suo percorso accademico lo porta a insegnare in diverse università italiane, consolidando la sua competenza nel campo dell’informazione e dell’economia.
Il suo debutto nel mondo del giornalismo avviene attraverso collaborazioni con testate locali e nazionali. Diventa direttore del quotidiano Roma di Napoli, e negli anni successivi riveste ruoli di rilievo come vicedirettore del TG1 e direttore del TG2. Nel corso della sua carriera giornalistica, Sangiuliano ha affrontato anche momenti di grande rilevanza politica, Draghi Mario Gennaro Sangiuliano: come nel caso della controversia sulla casa di Montecarlo, che ha scosso la carriera di Gianfranco Fini.
Ministro della Cultura: Le Prime Iniziative
L’incarico di Ministro della Cultura gli viene affidato nell’ottobre 2022. Tra le sue prime azioni, ha inizialmente espresso contrarietà alle domeniche gratuite nei musei, per poi cambiare opinione, estendendo la gratuità a giornate significative come il 25 aprile e il 2 giugno. Ha inoltre introdotto l’entrata a pagamento per il Pantheon di Roma, seguendo il modello francese dell’Hôtel des Invalides, destinando parte dei proventi alla manutenzione e il restante a opere caritatevoli della Curia.
Sangiuliano ha anche manifestato soddisfazione per la mancata inclusione di Venezia nella lista UNESCO dei patrimoni in pericolo, un tema che ha acceso dibattiti tra esperti e amministratori locali. Parallelamente, ha visto crescere l’attenzione pubblica verso di sé, culminata nella controversia riguardante il programma Un giorno da pecora, accusato di fare satira sul suo operato, accusa che il ministro ha poi smentito.
Scrittore e Saggista
Oltre all’attività politica e giornalistica, Sangiuliano è un prolifico saggista. Tra i suoi lavori più noti figurano biografie di figure politiche di rilevanza mondiale, come Vladimir Putin, Hillary Clinton, Donald Trump e Xi Jinping. La sua capacità di analizzare il contesto geopolitico e di scrivere opere storiche gli è valsa numerosi premi, tra cui il Premio Capalbio e il Gran Premio Internazionale “Casinò di Sanremo 1905” per la biografia di Xi Jinping.
Con una carriera segnata da riconoscimenti e sfide, Gennaro Sangiuliano si distingue come un protagonista della vita culturale e politica italiana.
Finito al centro della bufera per il presunto incarico all’imprenditrice e influencer Boccia, il ministro Sangiuliano ammette di aver avuto una relazione con la donna. Meloni: “Errori e passi falsi non sono consentiti”
Dopo giorni di polemiche e accuse, con contenuti presumibilmente riservati pubblicati sui social media, il ministro della Cultura italiano Gennaro Sangiuliano ha confessato di aver avuto una relazione con l’imprenditrice e influencer Maria Rosaria Boccia.
In un’intervista di circa venti minuti trasmessa dal Tg1 di Rai 1, il ministro ha spiegato qual è stato il suo rapporto con la presunta collaboratrice del ministero. Sangiuliano, emozionato, ha raccontato di aver avuto una relazione sentimentale con la donna classificando il cosiddetto Boccia-gate come un gossip.
Il ministro ha poi chiesto scusa ai membri del governo, ai suoi collaboratori e alla moglie. Resta incerto il programma del G7 della Cultura previsto per fine settembre a Napoli e Pompei e a cui anche Boccia doveva collaborare per l’organizzazione.
Cosa ha detto il ministro Sangiuliano su Boccia
“Sono disponibile a dimettermi un minuto dopo che Meloni me lo chiede”, ha detto il ministro, che ha aggiunto: “Ma l’ho rassicurata anche con prove documentali che è tutta una vicenda di gossip”. Durante l’intervista, Sangiuliano ha spiegato che la nomina a consigliera per i Grandi Eventi, di cui la donna ha pubblicato sui social media diversi documenti e prove audio, è stata revocata perché poteva creare un conflitto di interessi.
Il ministro ha anche detto che tutti i biglietti per le trasferte a cui ha partecipato Boccia e che l’imprenditrice ha mostrato sui social sono stati pagati con la carta di credito associata al suo conto personale. “Per lei non ho mai speso soldi pubblici, ho pagato tutto io, non sono ricattabile”, ha detto il ministro aggiungendo che la premier Meloni ha rifiutato le sue dimissioni.
Sangiuliano, intanto, è stato contestato dalle opposizioni, che hanno chiesto chiarimenti in parlamento criticando l’intervista, ma ha ricevuto l’appoggio dei membri del governo. “Io mi fido dei colleghi con cui lavoro”, ha detto il vicepremier Matteo Salvini.
Boccia ha pubblicato sui social media anche gli interni di Montecitorio, sede della Camera dei deputati, registrati tramite occhiali con telecamera integrata, generando ulteriori polemiche.
Boccia: “Non ho creato io il ricatto”
Durante la giornata di giovedì, Boccia ha pubblicato un aggiornamento sui suoi profili social, raccontando la sua versione dei fatti. “Oggi vengo accusata di essere una ricattatrice, ma in realtà non sono io ad aver creato il ricatto. Sono coloro che occupano i palazzi del potere ad esercitarlo. In questo contesto, il potere ha spinto il ministro alle dimissioni per poi respingerle, all’interno di una strategia cinica volta a tenere in ostaggio la cultura italiana in un momento di visibilità internazionale”, ha scritto nel suo post e ha aggiunto: “Altri hanno sfruttato con mentalità meschina una vicenda umana che sta avendo ripercussioni dolorose su di me”.
La reazione di Meloni al caso Boccia
Sul caso la premier Meloni si era già espressa nei giorni scorsi durante un’intervista su Rete 4 nel programma 4 di Sera dicendo di essere sicura e tranquilla sul futuro del governo.
Mercoledì, poi, durante l’esecutivo nazionale di Fratelli d’Italia, la premier ha parlato “di errori e passi falsi non consentiti”. “Stiamo facendo la storia – ha detto Meloni – dobbiamo essere consapevoli che non ci viene perdonato nulla, e che nulla ci verrà perdonato”. Un commento che molti hanno interpretato come riferimento alla polemica Boccia-Sangiuliano.
L’esecutivo del partito, che non si teneva dal 2022, è arrivato in un momento cruciale per il governo. Tra i numerosi temi discussi anche la legge di bilancio, passaggio delicatissimo per i futuri rapporti con Bruxelles il cui iter inizia a breve, con la presentazione il 20 settembre del Piano strutturale di bilancio di medio termine come previsto dalla riforma del Patto di stabilità e crescita.
E gli occhi delle istituzioni europee sono più che mai puntati su Roma dopo che la Commissione Ue ha aperto una procedura per deficit eccessivo per l’Italia. È ancora presto per avere un’idea completa del provvedimento, per adesso. Come annunciato da Meloni, il focus verterà su sostegno a imprese, famiglie e lavoratori.
“Giorgia Meloni ha sottolineato i grandi risultati raggiunti”, ha spiegato il senatore di FdI Lucio Malan ai microfoni di Euronews, parlando dei contenuti dell’esecutivo. “Con l’inflazione più bassa tra i Paesi del G7, il record storico dell’occupazione, una crescita superiore alla media europea e un maggiore prestigio internazionale dell’Italia, continueremo su questa strada”, ha detto ancora Malan e ha aggiunto: “Un impegno preciso che abbiamo ribadito nell’esecutivo di Fratelli d’Italia con politiche che sostengano imprese, famiglie e lavoratori”.